Sono solo 13 le regioni italiane a cui viene dato un voto oltre la sufficienza nelle pagelle del Ministero della Salute sui “Livelli Essenziali di Assistenza”, livelli essenziali di assistenza sanitaria che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini. La classifica vede al top Veneto, Toscana, Trento ed Emilia Romagna e in coda Calabria, Valle d’Aosta, Sicilia e Abruzzo. Con un evidente sbilanciamento a sfavore del Sud.
Il Sistema di Garanzia Lea analizza 24 indicatori fondamentali, suddivisi in tre aree: ospedale, prevenzione e distretto. Nel totale dei punteggi, per l’anno 2023, la Toscana è seconda (286,6) a due punti dal Veneto su 300 punti massimi a disposizione. La crescita importante rispetto al 2022, complessivamente di dieci punti in più, riguarda la prevenzione (94,9 rispetto agli 86,57 del 2022) e l’area ospedaliera (da 92,32 a 95,6). Nella prevenzione sul podio salgono cinque Regioni raccolte in un fazzoletto di soli tre punti e la Toscana è terza assieme alla Lombardia.
Le regioni bocciate in due macro-aree sono Valle D’Aosta (Distrettuale e Ospedaliera), Abruzzo, Calabria, Sicilia (Prevenzione e Distrettuale); in una macro-area: P.A. Bolzano, Liguria e Molise (Prevenzione), Basilicata (Distrettuale).
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