Il freddo in sé non è la causa diretta delle malattie invernali come il raffreddore, l’influenza o la febbre, ma può influenzare negativamente il nostro corpo e favorire la diffusione di virus. Secondo la professoressa Susanna Esposito, pediatra della Società Italiana di Pediatria, il freddo può favorire la replicazione virale in individui già esposti a virus, soprattutto in ambienti umidi. Inoltre, in inverno, tendiamo a passare più tempo in spazi chiusi e affollati, il che aumenta la possibilità di contagio.
Virus come il rinovirus, responsabile del raffreddore, e i virus influenzali, infatti, tendono a rimanere più infettivi e a replicarsi più velocemente a temperature basse e con aria secca. L’aria fredda e secca, che caratterizza il periodo invernale, aiuta i virus a sopravvivere più a lungo, mentre la ridotta umidità fa evaporare più rapidamente le goccioline respiratorie, trasformandole in particelle più piccole che possono viaggiare più lontano, facilitando la trasmissione tra le persone.
In sintesi, mentre il freddo non causa direttamente i malanni invernali, le condizioni atmosferiche tipiche dell’inverno, come l’umidità e la temperatura bassa, possono favorire la diffusione di virus, aumentando il rischio di ammalarsi.