Se vi siete mai ritrovati a riconoscere facce o forme tra le nuvole o sulle rocce, avete già sperimentato la pareidolia. Ma come funziona questo fenomeno?
La pareidolia è la tendenza del cervello umano a individuare oggetti familiari in forme che inizialmente possono sembrare astratte. Questo può accadere con le nuvole, che spesso sembrano assumere forme di cuori o animali, così come con il fumo, il fuoco o le ombre.
Questo fenomeno si manifesta soprattutto quando i contorni dell’oggetto osservato non sono ben definiti. Ad esempio, qualsiasi coppia di oggetti uguali e adiacenti può sembrare due occhi: che siano uova, rotoli di carta, telecamere, viti o finestrini di una jeep.
Le espressioni che attribuiamo a queste “facce”, che vanno dai sorrisi alle espressioni di sorpresa e paura, dipendono dalla forma dei “buchi” presenti nell’oggetto, che il nostro cervello interpreta come occhi, bocche o altri tratti facciali.
In sintesi, la pareidolia è un’affascinante manifestazione della capacità del nostro cervello di trovare pattern e familiarità anche in situazioni dove non esistono realmente.