I dipendenti della casa di riposo in cui viveva erano convinti che fosse morta. Non respirava e non aveva battito cardiaco, così avevano chiamato le pompe funebri. La donna era stata ufficialmente dichiarata deceduta e il suo corpo portato in obitorio in attesa del funerale. Ma lì, Constance Glantz, 74 anni, si è risvegliata, prendendosi anche un grande spavento. È stato uno degli inservienti dell’obitorio a notare che respirava e a praticarle immediatamente la rianimazione cardiopolmonare, riportandola in vita.
L’incidente è avvenuto nel Nebraska, Stati Uniti, dove un’impresa di pompe funebri di Waverly, nei pressi di Lincoln, ha chiamato d’urgenza l’ospedale dopo che uno dei suoi dipendenti si era accorto che la donna era ancora viva. Secondo quanto riportato dalla BBC, Glantz era stata dichiarata morta dal personale di una vicina casa di cura circa due ore prima. La polizia sta indagando sull’incidente, ma non ha trovato prove di un intento criminale da parte della casa di riposo.
“Questo è un caso molto insolito,” ha dichiarato l’agente capo Ben Houchin dell’ufficio dello sceriffo della contea di Lancaster durante una conferenza stampa. “Faccio questo lavoro da 31 anni e niente del genere è mai successo,” ha aggiunto. Houchin ha spiegato che quando la donna era stata inizialmente dichiarata morta, non era stato chiamato nessun medico legale perché Glantz era stata affidata a un hospice e le circostanze del presunto decesso non rientravano nelle competenze del medico legale. Inoltre, “un medico l’aveva visitata negli ultimi sette giorni e, conoscendo il suo caso, era disposto a firmare il certificato di morte” in quanto “non c’era nulla di sospetto al momento del decesso.” Tuttavia, non si trattava di un decesso.