Le meduse, creature marine appartenenti al phylum Cnidaria, sono conosciute per la loro struttura corporea unica e per le loro capacità straordinarie, ma la specie Turritopsis dohrnii, meglio conosciuta come “medusa immortale”, ha una caratteristica che ha attirato l’attenzione degli scienziati e degli appassionati di biologia marina: la sua capacità di evitare la morte naturale, apparentemente sfidando la legge del tempo.

Questa straordinaria abilità è nota come “trasformazione cellulare” o “trasformazione di ciclo vitale inversa”. La Turritopsis dohrnii passa attraverso un processo biologico che le consente di tornare a uno stadio giovanile, ovvero da adulto a polipo, che è il suo stadio primitivo. In pratica, una volta che la medusa ha raggiunto l’età adulta, se si trova in condizioni di stress, danno o danno fisico, può “annullare” il suo ciclo vitale e ritornare allo stadio di polipo, la forma larvale da cui ha avuto origine. Il polipo, a sua volta, potrà svilupparsi nuovamente in una medusa adulta. Questo processo di ringiovanimento può essere ripetuto, rendendo la medusa potenzialmente “immortale”, o per lo meno capace di sfidare la morte naturale per un periodo indefinito.

Il meccanismo biologico alla base di questa trasformazione è molto complesso e coinvolge la transdifferenziazione, un processo in cui le cellule di un organismo cambiano da un tipo cellulare all’altro. In altre parole, le cellule della medusa possono riprogrammarsi, passando da uno stadio di specializzazione ad un altro, in modo da “ritornare indietro nel tempo”. In questo modo, la medusa può rigenerare tessuti e riprendersi da danni che altrimenti porterebbero alla morte di altre specie marine.

Questa incredibile capacità ha suscitato l’interesse degli scienziati, in quanto potrebbe fornire importanti spunti sulla rigenerazione cellulare e la medicina anti-invecchiamento, sebbene la “medusa immortale” non sia priva di nemici naturali. Infatti, la sua capacità di evitare la morte per vecchiaia non la rende invincibile, e molte meduse immortali sono predatori o in qualche modo danneggiate nell’ambiente naturale, il che porta a conclusioni più complesse sulla sua effettiva “immortalità” a livello pratico.

In sintesi, la Turritopsis dohrnii è un esempio affascinante di come la natura abbia sviluppato meccanismi straordinari che sfidano le leggi della biologia tradizionale, offrendo nuove opportunità di studio sulla rigenerazione, il ciclo vitale e la longevità.

The post la medusa immortale: il mistero della Turritopsis dohrnii che sfida il tempo first appeared on ADN24.

Previous post Meloni annuncia risorse record per la sanità italiana