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Il futuro della salute dei cittadini europei è sempre più legato alla capacità delle imprese farmaceutiche di competere su un mercato globale in rapido cambiamento. L’industria farmaceutica sta affrontando sfide decisive, tra cui la crescente concorrenza da parte di potenze economiche come Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi e Arabia Saudita, che stanno aumentando i loro investimenti nel settore. L’Europa, e in particolare l’Italia, rischiano di perdere terreno se non vengono adottati interventi strutturali e politiche più favorevoli.

Il convegno “La sfida dell’Healthcare. Innovazione e attrattività del settore per la competitività in Europa”, organizzato da Mesit a Roma, ha affrontato questi temi cruciali per il futuro dell’industria farmaceutica, con la partecipazione di esperti, accademici, e rappresentanti politici. Isabella Tovaglieri, eurodeputata del Parlamento Europeo, ha messo in evidenza la crescente perdita di primato dell’Europa, soprattutto in relazione ai brevetti. Secondo Tovaglieri, la proposta della Commissione Europea di ridurre la durata della protezione brevettuale potrebbe indebolire ulteriormente la competitività del continente, in particolare per le innovazioni nel campo delle malattie rare.

L’Italia sta assumendo una posizione strategica per contrastare la proposta europea sulla protezione brevettuale. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha sottolineato l’importanza di garantire al settore farmaceutico condizioni favorevoli in Italia e in Europa. Cattani ha fatto appello al Governo italiano affinché porti avanti politiche forti e coerenti a livello europeo, specialmente riguardo alla disomogeneità nelle regole di accesso ai farmaci a livello regionale e al tema del payback, che nel 2025 raggiungerà la cifra di 1,8 miliardi di euro, influendo negativamente sugli investimenti e sull’innovazione.

Infine, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha espresso il suo supporto per la protezione degli investimenti nel settore farmaceutico, evidenziando l’importanza di tutelare la ricerca e l’innovazione. Gasparri ha ribadito che, come per la difesa della direttiva europea sul diritto d’autore, è necessario sostenere la tempistica della protezione brevettuale per mantenere la competitività e favorire gli investimenti nel settore farmaceutico.

L’industria farmaceutica italiana e europea si trova dunque a un crocevia cruciale. Garantire la competitività nel mercato globale richiede politiche strategiche che favoriscano l’innovazione, la protezione dei brevetti e un accesso più rapido e omogeneo ai farmaci, elementi fondamentali per mantenere l’Europa come protagonista nella ricerca e sviluppo di nuove terapie.

La competitività del settore farmaceutico: la sfida dell’innovazione in Europa

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