Il ritratto scultoreo visibile, conservato al Walters Art Museum di Baltimora, si ritiene rappresenti la figlia o la moglie di Akhenaton, il faraone noto per la sua rivoluzione religiosa nell’antico Egitto. La figura femminile è descritta come straordinariamente bella e presenta un cranio significativamente più lungo della norma, una caratteristica che è anche presente in Akhenaton stesso. Il faraone, noto per aver introdotto il monoteismo in Egitto, è riconosciuto per le sue peculiarità fisiche, tra cui il cranio allungato e le dita insolitamente lunghe.

Le teorie riguardanti questa anomalia fisica sono varie e vanno dalle malattie genetiche a interpretazioni artistiche, ma una spiegazione più plausibile potrebbe risiedere nell’usanza di fasciatura del cranio praticata nei bambini per ottenere una forma allungata. Dopo la morte di Akhenaton, il sacerdozio egizio, che vedeva la sua rivoluzione religiosa come una minaccia, tentò di cancellare ogni traccia del suo regno. Le tombe e le statue furono distrutte, e il suo nome fu deliberatamente dimenticato, segnando la fine della sua breve dinastia.

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