Negli ultimi vent’anni, la “i” è diventata un marchio di fabbrica iconico per Apple, associato a prodotti innovativi come l’iMac, l’iPod, l’iPhone e l’iPad. Tuttavia, secondo Ken Segall e altri esperti di branding, l’epoca della “i” potrebbe essere giunta al termine.

Originariamente, la “i” fu introdotta da Steve Jobs per l’iMac nel 1998, simboleggiando internet, individualità, istruzione, informazione e ispirazione. Questi principi riflettevano il rinnovamento di Apple sotto la guida di Jobs dopo il suo ritorno nel 1997. Da allora, la “i” è stata applicata a numerosi prodotti e servizi Apple, diventando parte integrante della loro identità.

Tuttavia, secondo Segall, oggi la “i” ha perso gran parte del suo significato originale. Con la diffusione ubiqua della connettività internet, l’idea di prodotti distinti per la loro capacità di connettersi è obsoleta. Inoltre, Apple stessa ha iniziato a abbandonare la “i” in alcuni dei suoi nuovi prodotti post-Jobs, come Apple Watch, Apple Pencil e Apple Music.

Ashwinn Krishnaswamy, partner dell’agenzia di branding Forge Coop, aggiunge che l’uso eccessivo della “i” è datato e non rispecchia più l’attuale panorama tecnologico.

Nonostante ciò, il cambiamento non è totale. Alcuni prodotti storici di Apple continuano a mantenere la “i”, in parte per il loro legame storico e per il riconoscimento di marca che hanno accumulato nel corso degli anni. Tuttavia, la tendenza evidenzia un chiaro spostamento nella strategia di denominazione di Apple, guidata ora da Tim Cook.

In conclusione, mentre la “i” ha giocato un ruolo fondamentale nella trasformazione di Apple e nella sua rinascita sotto Jobs, il futuro sembra indicare un movimento verso nuove convenzioni di denominazione. Questo cambiamento riflette non solo l’evoluzione dell’azienda stessa, ma anche il mutato panorama tecnologico e culturale in cui operano i prodotti Apple di oggi.

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Negli ultimi vent’anni, la “i” è diventata un marchio di fabbrica iconico per Apple, associato a prodotti innovativi come l’iMac, l’iPod, l’iPhone e l’iPad. Tuttavia, secondo Ken Segall e altri esperti di branding, l’epoca della “i” potrebbe essere giunta al termine.

Originariamente, la “i” fu introdotta da Steve Jobs per l’iMac nel 1998, simboleggiando internet, individualità, istruzione, informazione e ispirazione. Questi principi riflettevano il rinnovamento di Apple sotto la guida di Jobs dopo il suo ritorno nel 1997. Da allora, la “i” è stata applicata a numerosi prodotti e servizi Apple, diventando parte integrante della loro identità.

Tuttavia, secondo Segall, oggi la “i” ha perso gran parte del suo significato originale. Con la diffusione ubiqua della connettività internet, l’idea di prodotti distinti per la loro capacità di connettersi è obsoleta. Inoltre, Apple stessa ha iniziato a abbandonare la “i” in alcuni dei suoi nuovi prodotti post-Jobs, come Apple Watch, Apple Pencil e Apple Music.

Ashwinn Krishnaswamy, partner dell’agenzia di branding Forge Coop, aggiunge che l’uso eccessivo della “i” è datato e non rispecchia più l’attuale panorama tecnologico.

Nonostante ciò, il cambiamento non è totale. Alcuni prodotti storici di Apple continuano a mantenere la “i”, in parte per il loro legame storico e per il riconoscimento di marca che hanno accumulato nel corso degli anni. Tuttavia, la tendenza evidenzia un chiaro spostamento nella strategia di denominazione di Apple, guidata ora da Tim Cook.

In conclusione, mentre la “i” ha giocato un ruolo fondamentale nella trasformazione di Apple e nella sua rinascita sotto Jobs, il futuro sembra indicare un movimento verso nuove convenzioni di denominazione. Questo cambiamento riflette non solo l’evoluzione dell’azienda stessa, ma anche il mutato panorama tecnologico e culturale in cui operano i prodotti Apple di oggi.

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