Gli elefanti africani si salutano attraverso una varietà di gesti, tra cui lo sbattere delle orecchie, il movimento della coda e l’emissione di suoni. Questi gesti non sono casuali ma variano a seconda dell’interlocutore e del suo comportamento. Uno studio condotto dall’Università di Vienna e pubblicato sulla rivista Communications Biology ha rivelato che queste diverse combinazioni di gesti favoriscono il rafforzamento dei legami sociali tra gli elefanti.

La ricerca, guidata da Vesta Eleuteri, si è concentrata sulle vocalizzazioni e sulle azioni fisiche osservate durante gli incontri tra elefanti nella riserva di Jafuta, in Zimbabwe. Durante 89 eventi di saluto, è emerso che lo sbattere delle orecchie è il gesto più comune, soprattutto tra le femmine. Inoltre, molti incontri comprendono anche comportamenti come la minzione, la defecazione e la secrezione da una ghiandola sudoripara tipica degli elefanti, suggerendo un possibile ruolo dell’olfatto in queste interazioni sociali.

Gli autori dello studio hanno notato che gli elefanti sono più inclini a gesti visivi, come aprire le orecchie e allungare la proboscide, se il loro interlocutore li sta guardando. Al contrario, quando l’attenzione dell’altro elefante è altrove, essi preferiscono gesti che producono rumore, come lo sbattere delle orecchie o lo schiaffeggiarsi le zampe, o gesti più intimi, come toccare la proboscide dell’altro elefante. Questo comportamento suggerisce una complessa forma di comunicazione che potrebbe essersi evoluta per facilitare le relazioni sociali tra gli elefanti.

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