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Daniela Santanchè, ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia, è indagata per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di Ki Group, un’azienda di cui era stata amministratrice. La notizia è stata diffusa in esclusiva da La Stampavenerdì scorso, ma al momento Santanchè non ha rilasciato alcun commento ufficiale.

Il fallimento di Ki Group risale al gennaio 2023, quando il tribunale di Milano ha avviato la procedura di liquidazione giudiziale, che di fatto sancisce il fallimento dell’impresa. Nei mesi successivi, altre aziende collegate a Ki Group sono state messe in liquidazione. Santanchè, che era stata legale rappresentante del gruppo dal 2019 al 2021, è accusata di essere responsabile della bancarotta fraudolenta, un reato che si verifica quando i dirigenti di un’azienda tentano di nascondere o distruggere i beni aziendali per evitare che vengano utilizzati per pagare i creditori.

In passato, Santanchè è stata già coinvolta in un’altra inchiesta per il suo ruolo nella gestione di Visibilia Editore, un’azienda che controllava nel settore della pubblicità e dei media. Per questa vicenda, la ministra è accusata di falso in bilancio e truffa aggravata. La questione giudiziaria, quindi, non è nuova per Santanchè, che si trova ora ad affrontare un nuovo procedimento legale in un momento delicato della sua carriera politica.

Il caso di Ki Group aggiunge un ulteriore capitolo alla lunga vicenda che coinvolge la ministra, con conseguenti sviluppi legali da seguire.

Daniela Santanchè indagata per bancarotta fraudolenta: nuovo capitolo per la ministra del Turismo

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