La lavanda, ben nota per il suo profumo inebriante e rilassante, nasconde un mondo di curiosità e simbologie affascinanti che vanno ben oltre le sue proprietà benefiche.

Simbologia tra luci e ombre:

Nel linguaggio dei fiori, la lavanda assume significati contrastanti. Da un lato, rappresenta la purezza, l’amore, la virtù, la devozione, la gioia e la felicità. Una pianta protettiva che, secondo la tradizione, attrae energie positive e allontana tensioni e nervosismo. Non a caso, il suo utilizzo è consigliato per calmare mente e corpo, profumare la casa e neutralizzare le energie negative.

Dall’altro lato, la lavanda si associa alla diffidenza. Un’idea che potrebbe derivare dalla presenza di insetti come bombi e calabroni intorno ai suoi cespugli, rendendo l’avvicinamento alla pianta potenzialmente rischioso. Inoltre, in passato, la lavanda era usata come antidoto contro i morsi di serpente, ma allo stesso tempo era considerata la pianta prediletta per i loro nidi. Un connubio che potrebbe aver contribuito all’associazione con la diffidenza.

Un potere apotropaico e un legame con le tradizioni:

Anticamente, si credeva che appendere mazzetti di lavanda in casa, soprattutto sopra le porte, avesse poteri apotropaici, capaci di allontanare gli spiriti maligni. Considerata un talismano contro il male, la lavanda veniva utilizzata insieme ad altre piante, come l’iperico, nel famoso “mazzetto di San Giovanni”.

Oltre la bellezza e il profumo:

La lavanda non è solo bella e profumata. È una pianta ricca di storia, simbolismo e tradizioni che ci accompagnano da secoli. Un tocco di lavanda in casa può non solo profumare e rilassare l’ambiente, ma anche infondere un senso di armonia e protezione, connettendoci con un mondo di significati antichi e affascinanti.

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