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L’acqua è essenziale per il nostro corpo, costituendo il 60% del peso corporeo. Idratarsi adeguatamente è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, poiché una scarsa assunzione può portare alla disidratazione, una condizione pericolosa che compromette il bilancio idrico. È noto che una diminuzione del 7% dell’acqua corporea può mettere a rischio la sopravvivenza. Ma quando è meglio bere acqua? Durante o dopo i pasti? Abbiamo approfondito l’argomento con la dottoressa Elisabetta Bernardi, esperta in Scienze dell’alimentazione presso l’Università di Bari.

Non ci sono solide evidenze scientifiche che bere una quantità moderata di acqua durante i pasti peggiori la digestione, afferma la dottoressa Bernardi. Secondo le linee guida del CREA-NUT, bere acqua anche durante i pasti è sicuro e persino utile. Al massimo, una grande quantità di acqua potrebbe diluire i succhi gastrici, allungando leggermente i tempi di digestione, ma senza compromettere il processo. I succhi gastrici, come l’acido cloridrico e gli enzimi digestivi, si adattano in base alla composizione e quantità del pasto. Il nostro sistema gastrointestinale è altamente regolato: l’acqua assunta durante i pasti viene compensata aumentando la secrezione acida per mantenere condizioni ottimali. Bere fino a 600-700 ml durante i pasti non solo non ostacola la digestione ma può migliorare la consistenza degli alimenti ingeriti, facilitandone l’assorbimento e il transito lungo il tratto digestivo.

Secondo la dottoressa Bernardi, bere due bicchieri di acqua prima dei pasti può favorire la sazietà. L’acqua distende le pareti dello stomaco e attiva recettori nervosi che inviano segnali al cervello per ridurre l’appetito. Questo effetto, simile a quello indotto dal cibo solido, può aiutare chi vuole controllare il peso, riducendo l’introito calorico. Studi dimostrano che bere 500 ml di acqua 30 minuti prima di un pasto può diminuire l’apporto calorico, soprattutto in persone in sovrappeso o obese. Durante i pasti, bere piccoli sorsi d’acqua può rendere più agevole la deglutizione, mentre chi preferisce bere a fine pasto per evitare una sensazione di pesantezza può farlo senza problemi.

La quantità d’acqua necessaria può variare in base agli alimenti consumati. Cibi secchi e ricchi di fibre, come cereali integrali o legumi, traggono beneficio da un’adeguata idratazione per migliorare il transito intestinale. Al contrario, se si consumano alimenti già ricchi d’acqua, come frutta e verdura, potrebbe essere sufficiente una quantità minore di liquidi aggiuntivi durante i pasti. L’alimentazione contribuisce per il 20-30% all’idratazione giornaliera, sottolinea la Bernardi. Durante i mesi freddi, quando si avverte meno la sete, integrare con alimenti ricchi d’acqua diventa ancora più importante per mantenere un bilancio idrico ottimale.

Bere acqua ai pasti, dunque, non è solo innocuo ma può essere parte di una strategia per migliorare la digestione e persino favorire la gestione del peso. Per la salute del corpo, è fondamentale idratarsi regolarmente e mantenere un apporto bilanciato di liquidi nell’arco della giornata.

Bere acqua durante i pasti: fa male o aiuta la digestione?

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