Dopo un’assenza di oltre 12.000 anni, un antico predatore è tornato a calcare il suolo del Nord America. Si tratta dell’enocione (Aenocyon dirus), meglio noto come “dire wolf” o metalupo per i fan del celebre telefilm “Game of Thrones”. Questo canide, che ha abitato l’America settentrionale nel tardo Pleistocene, si estinse insieme alla megafauna di cui si nutriva al termine dell’ultima grande glaciazione. Ora, grazie ai ricercatori di Colossal Biosciences, un’azienda statunitense pioniera nella “de-estinzione”, l’enocione è tornato a camminare, almeno in parte, tra di noi.

Un “cucciolo” di enocione nato grazie all’editing genetico

Colossal Biosciences, che sta cercando di riportare in vita altre specie iconiche del passato, come il mammut lanoso e il dodo, ha annunciato la nascita di una “cucciolata” di enocioni. I tre cuccioli – due maschi di sei mesi chiamati Romolo e Remo e una femmina più giovane, Khaleesi – sono il frutto di un lavoro genetico avanzato che ha ricreato il DNA di questo canide estinto, utilizzando quello del lupo grigio. Gli animali sono stati prodotti attraverso l’editing genetico, con 20 modifiche su 14 geni del Dna dei lupi grigi, e gli embrioni sono stati impiantati in madri surrogato.

Attualmente ospitati in una riserva di 800 ettari negli Stati Uniti, i cuccioli sono in perfetta salute, con una pelliccia bianca e dimensioni ben superiori a quelle di un lupo grigio. I due maschi, a sei mesi, pesano circa 36 chilogrammi, sei volte di più rispetto a un lupo della stessa età.

L’obiettivo della Colossal Biosciences è creare un intero branco di enocioni per studiarne i comportamenti e le caratteristiche ecologiche, con l’ambizione di reintrodurli nel loro habitat naturale, sebbene questo comporterà numerosi ostacoli scientifici e burocratici.

Le critiche e la risposta dell’azienda

Nonostante l’entusiasmo, alcuni critici fanno notare che questi esemplari non sono tecnicamente veri enocioni, ma lupi grigi modificati geneticamente. Il genoma degli animali è ancora per il 99,9% quello dei lupi moderni, ma per Colossal Biosciences l’aspetto fisico e il comportamento degli animali giustificherebbero comunque il termine “enocione”. L’azienda ha già annunciato piani per sviluppare esemplari ottenuti utilizzando un DNA completamente ricostruito dai campioni fossili di enocione.

L’entusiasmo per questo progetto si estende anche all’attesissimo ritorno dei mammut, per cui si prevede la nascita dei primi cuccioli nel 2028. Un passo importante verso la “de-estinzione” che non smette di suscitare dibattito e curiosità.

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