Il varicocele è una delle patologie più comuni nell’apparato riproduttivo maschile, colpendo una parte significativa della popolazione. Si tratta di una dilatazione delle vene spermatiche che circondano il testicolo, un disturbo che interferisce con il normale drenaggio sanguigno e aumenta la temperatura testicolare, creando condizioni sfavorevoli per la produzione di spermatozoi. Questo fenomeno, se non diagnosticato e trattato tempestivamente, può avere un impatto significativo sulla fertilità maschile.
Il varicocele colpisce circa il 15% degli uomini, con una prevalenza maggiore nei ragazzi tra i 15 e i 25 anni, e si presenta nel 30-40% degli uomini con difficoltà a concepire. In molti casi, la patologia è asintomatica, e solo una diagnosi precoce durante una visita di controllo dall’andrologo può prevenire le complicazioni più gravi, come la riduzione della fertilità.
Le cause del varicocele sono principalmente legate a disfunzioni nelle valvole venose che regolano il flusso sanguigno. Quando queste valvole non funzionano correttamente, si verifica un reflusso di sangue verso il testicolo, creando stasi venosa e un aumento della temperatura. Questi fattori compromettono la spermatogenesi, danneggiando la qualità degli spermatozoi.
La diagnosi avviene attraverso una visita andrologica, che permette di identificare i segni caratteristici del varicocele, come la sensazione di un “sacchetto di vermi” sopra il testicolo. In seguito, si procede con un ecodoppler testicolare per confermare la presenza del disturbo e per valutare la gravità del caso. Esami del liquido seminale e analisi ematiche possono essere utilizzati per determinare eventuali danni alla qualità seminale e per monitorare eventuali alterazioni ormonali.
Se non trattato, il varicocele può causare una riduzione della concentrazione, della motilità o della qualità degli spermatozoi, aumentando il rischio di infertilità. Inoltre, recenti ricerche hanno evidenziato l’effetto dei radicali liberi e dello stress ossidativo, che possono ulteriormente danneggiare gli spermatozoi, compromettendo anche il loro materiale genetico.
Il trattamento del varicocele prevede un intervento chirurgico o radiologico, generalmente eseguito in anestesia locale in regime di day surgery. L’obiettivo è correggere il reflusso venoso anomalo, migliorando il flusso sanguigno e riducendo il rischio di danni al testicolo. Sebbene non esista una terapia medica che possa risolvere definitivamente il varicocele, sono stati proposti integratori nutrizionali che agiscono in modo protettivo, riducendo gli effetti negativi sul liquido seminale.
Il varicocele, se correttamente trattato, può migliorare la fertilità maschile e aumentare le probabilità di concepimento spontaneo. Anche nei casi più gravi, in cui il danno seminale è evidente, la correzione del varicocele ha dimostrato di migliorare i risultati delle tecniche di fecondazione assistita, come la FIVET, riducendo la necessità di procedimenti più invasivi come l’ICSI.
In conclusione, la correzione del varicocele rappresenta un passo fondamentale nella gestione della fertilità maschile, e una diagnosi tempestiva è essenziale per evitare danni irreversibili alla capacità riproduttiva.
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