La Convenzione Farmaceutica approvata ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, dà piena attuazione alla farmacia dei servizi, con regole chiare ed uniformi, rafforzando l’assistenza sanitaria di prossimità, ponendo particolare attenzione ai bisogni di salute degli anziani, dei malati cronici e delle persone fragili. Per i cittadini, la Convenzione ha un ruolo cruciale perché assicura un accesso facile ed equo ai farmaci prescritti dal Servizio Sanitario Nazionale su tutto il territorio nazionale, comprese le aree rurali o periferiche; garantisce la continuità terapeutica, grazie al supporto professionale del farmacista che verifica aderenza e corretto utilizzo delle terapie; offre assistenza di prossimità prevedendo e disciplinando l’erogazione di servizi in telemedicina, di test con prelievo di sangue capillare, la somministrazione di vaccini, le attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e le attività di partecipazione e collaborazione ai programmi di medicina preventiva, di informazione ed educazione sanitaria.
Federfarma riscontra, quindi, con sorpresa i comunicati stampa Anaao-Assomed, Fnob, Federlab, Fismelab e Amcli per le considerazioni contenute, evidentemente frutto di un malinteso o di una lettura non integrale delle previsioni della nuova Convenzione. Occorre, anzitutto, ribadire che nessuna attività di diagnosi è riservata al farmacista, né allo stesso viene assegnata dalla Convenzione farmaceutica.
Come ribadisce Federfarma, essa ha, invece, lo scopo di regolamentare puntualmente le attività del farmacista stabilite dalle disposizioni normative e dagli orientamenti ministeriali che regolano la materia. Le misure da ultimo approvate dalla Conferenza Stato-Regioni non si pongono affatto in contraddizione con la normativa di settore, ed anzi hanno il merito di specificare e dettagliare le fasi procedurali dell’esecuzione dei test e i requisiti logistici da osservare per eseguire le prestazioni, a tutto vantaggio, quindi, della tutela della salute del cittadino. Federfarma rinnova i doverosi ringraziamenti al Governo Meloni, in particolare al ministro della Salute Orazio Schillaci e al Sottosegretario Marcello Gemmato, al Presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga e al Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Marco Alparone, che, evidentemente, hanno creduto e credono nel ruolo delle farmacie quali presidi sanitari di prossimità, parte integrante del Servizio sanitario nazionale, che operano a vantaggio della collettività.
– foto IPA Agency –
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