Il tumore al pancreas è sempre stato considerato dagli oncologi una neoplasia difficile da diagnosticare, ma negli ultimi anni è diventato sempre più comune e aggressivo. Sebbene in passato fosse una forma di cancro rara, oggi si stima che entro il 2030 diventerà la seconda causa di morte per tumore, al pari del cancro al polmone nelle donne. La sua incidenza è aumentata significativamente negli ultimi decenni, con l’Europa occidentale tra le regioni con i tassi più elevati. Il tumore al pancreas rimane spesso asintomatico nelle fasi iniziali o si manifesta con sintomi vaghi, come dolore allo stomaco, perdita di peso inspiegabile, diabete di nuova insorgenza, o ittero. Questi sintomi possono facilmente essere confusi con quelli di altre malattie, il che rende difficile una diagnosi tempestiva. Purtroppo, nel 90% dei casi, il cancro viene diagnosticato solo quando ha già metastatizzato, e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è appena del 3%. Questo rende urgente la ricerca di nuovi metodi per una diagnosi precoce.

Un team di ricerca dell’Oregon Health & Science University di Portland potrebbe aver trovato una soluzione. I ricercatori hanno sviluppato un test innovativo, che utilizza una biopsia liquida per identificare specifici biomarcatori nel sangue. Questo metodo promette di rilevare il tumore al pancreas nelle sue fasi iniziali in soli 45 minuti. Il test, che è economico e semplice (costa solo 0,01 dollari), potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento di questo tipo di cancro. “Il problema del cancro al pancreas è che spesso lo scopriamo troppo tardi. Il nostro obiettivo con PAC-MANN è fornire ai medici uno strumento che permetta di rilevare la malattia molto prima, quando sono disponibili più opzioni di trattamento e ci sono maggiori possibilità di sopravvivenza”, ha dichiarato il dott. Jared Fischer, autore principale dello studio. La tecnologia è stata descritta sulla rivista Science Translational Medicine.

Il test si basa su un’innovativa tecnologia che utilizza sonde peptidiche fluorescenti, capaci di rilevare nel sangue proteasi specifiche, enzimi che scompongono le proteine. I ricercatori hanno identificato una proteasi in particolare, chiamata metalloproteinasi della matrice (MMP), che è rilasciata dalle cellule tumorali del pancreas e dalle cellule del tessuto circostante il tumore. Queste proteasi svolgono un ruolo cruciale nella diffusione del tumore all’interno del corpo umano. Il team ha sviluppato una sonda in grado di individuare le MMP, dando vita a un test rapido basato su nanosensori, denominato PAC-MANN (Protease-Activated Magnetic Nanosensor). I nanosensori, piccole particelle magnetiche attaccate a frammenti di proteine, vengono rilasciati nel campione di sangue. Questi sensori sono progettati per legarsi alle MMP, e quando le proteasi attivano il sensore, viene rilasciata una molecola fluorescente. Un magnete rimuove i sensori non attivati, e la quantità di molecole fluorescenti rilasciate viene misurata per determinare la presenza delle MMP nel campione di sangue.

Il test è stato sperimentato su 356 campioni di sangue provenienti da pazienti con cancro al pancreas, malattie non tumorali del pancreas e soggetti sani. Il test PAC-MANN ha mostrato un’alta sensibilità dell’98% nel rilevare il cancro pancreatico, distinguendo con precisione i pazienti con tumore dai pazienti sani e da quelli con altre malattie pancreatiche, come la pancreatite. Inoltre, quando il test è combinato con la ricerca del biomarcatore CA 19-9, che è già utilizzato nella pratica clinica, il test ha raggiunto una sensibilità dell’85% nel rilevare i tumori in stadio I, con una specificità del 73%. I ricercatori sottolineano che la sensibilità potrebbe essere ulteriormente migliorata prima che il test venga utilizzato nella pratica clinica.

Il test PAC-MANN non è l’unico esempio di biopsia liquida in fase di sviluppo, ma si distingue per la sua rapidità, economia e precisione. Le biopsie liquide sono già utilizzate nella pratica clinica per monitorare l’evoluzione dei tumori e per scegliere le terapie più appropriate, ma la speranza è che in futuro possano essere usate anche per diagnosi precoci, per effettuare screening su larga scala e per individuare tumori in fase iniziale. Se la tecnologia PAC-MANN supererà le fasi di sperimentazione clinica, potrebbe aprire la strada a un futuro in cui i tumori al pancreas possano essere rilevati e trattati molto prima, migliorando significativamente le probabilità di sopravvivenza dei pazienti.

Questo test promette di rivoluzionare la diagnosi del tumore al pancreas e, con il tempo, potrebbe diventare uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce di altri tipi di tumore.

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