Un nuovo studio ha scoperto che alcuni cambiamenti nei vasi sanguigni della retina, la membrana sensibile alla luce che riveste l’interno dell’occhio, possono indicare il rischio di ictus. Questa scoperta, resa possibile grazie all’uso delle tecniche avanzate di intelligenza artificiale (AI), rappresenta un potenziale passo avanti nella prevenzione e diagnosi precoce di una patologia che ogni anno colpisce circa 100 milioni di persone nel mondo.
I ricercatori dell’Università Politecnica di Hong Kong hanno studiato le architetture vascolari della retina, riscontrando che anomalie nei vasi retinici condividono caratteristiche con quelli del cervello. Le modifiche nei parametri retinici, combinati con informazioni come età e sesso, hanno mostrato un potere predittivo del rischio di ictus simile a quello dei tradizionali fattori di rischio accertati (come ipertensione, diabete e ipercolesterolemia). Questo approccio potrebbe rappresentare una strategia pratica e facilmente attuabile, utilizzando immagini del fondo oculare, per la valutazione del rischio di ictus.
Nel corso dello studio, i ricercatori hanno analizzato immagini del fondo oculare di 45.161 partecipanti, identificando 29 parametri vascolari legati a un rischio aumentato di ictus. Alcuni dei cambiamenti osservati, come la densità, il calibro e la tortuosità dei vasi sanguigni retinici, sono stati associati a un aumento del 9,8-19,5% del rischio di ictus.
Questi risultati potrebbero aprire nuove strade per perfezionare le strategie preventive e terapeutiche legate all’ictus, consentendo ai medici di monitorare il rischio in modo non invasivo e con largo anticipo.
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