Il caso dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma ha sollevato molte polemiche e suscitato diverse reazioni nel mondo della musica. Numerosi artisti, tra cui Mahmood, Mara Sattei, Lazza, Dolcenera e altri, hanno preso posizione a favore del rapper, accusando il Comune di Roma di censura. In risposta, Tony Effe ha deciso di organizzare un evento alternativo il 31 dicembre al Palaeur, sfidando la decisione del Comune.
Ospite di Tv Talk su Rai 3, Enrico Ruggeri ha commentato la vicenda, evidenziando come, a suo avviso, non sia stata mostrata la stessa solidarietà per altri artisti che hanno avuto problemi simili. Ruggeri ha raccontato della sua esperienza, spiegando che, dopo aver parlato due volte di Covid, è stato escluso dalle apparizioni televisive per tre anni, e nessuno ha preso le sue difese. “Vogliamo essere onesti intellettualmente? Dopo la seconda volta che ho parlato di Covid non sono andato in tv per tre anni, tranne che da Bernardini su Rai 3. E nessuno ha levato scudi”, ha affermato Ruggeri, sottolineando come la mancanza di un grande management e di una forte rete di supporto renda difficile per artisti come Povia, che ha subito un’annullamento di concerto, ottenere lo stesso tipo di attenzione.
Ruggeri ha anche provocato una riflessione, chiedendosi perché non ci sia stato un blocco solidale quando il concerto di Povia fu annullato. Ha evidenziato come la mancanza di un potente management dietro artisti più “piccoli” faccia sì che non venga creata la stessa solidarietà che si è vista per Tony Effe.
Dopo l’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno, molti altri artisti hanno deciso di mostrare solidarietà nei suoi confronti, rifiutando di partecipare all’evento, tra cui nomi noti come Emma, Noemi, Giorgia, Elodie, Ariete, e Lazza. Anche atleti come Bove e Jacobs, insieme a personalità del mondo dello spettacolo e dei social, si sono espressi pubblicamente a favore del rapper, manifestando il loro disappunto sui social.
