Il dilemma tra la protezione delle piante dagli insetti dannosi e la salvaguardia degli insetti impollinatori è da sempre un problema per gli agricoltori. Tuttavia, un recente studio condotto dall’Università di Wageningen nei Paesi Bassi ha proposto una soluzione innovativa: un olio da spruzzare sulle foglie in grado di difendere le piante dagli insetti più piccoli senza danneggiare api, bombi e vespe, fondamentali per l’impollinazione.
L’ispirazione per questa nuova tecnica è venuta dalle strutture presenti su alcune piante, chiamate tricomi ghiandolari, che hanno la capacità di intrappolare gli insetti e trasformarli in fonte di nutrienti o di difesa. Il team olandese ha cercato di ricreare artificialmente queste strutture, concentrandosi sulla parte appiccicosa, utilizzando un mix di acqua e oli vegetali sottoposto a un trattamento di ossidazione. Il risultato è un liquido appiccicoso che forma goccioline di dimensioni ridotte, sufficienti per intrappolare gli insetti più piccoli ma non dannosi per quelli più grandi, come gli impollinatori.
Questo olio rimane aderente alle piante per diversi giorni e può essere utilizzato senza necessità di attrezzature speciali. Durante le sperimentazioni, è stata dimostrata la sua efficacia contro i tisanotteri, piccoli insetti fitofagi che possono causare danni significativi alle coltivazioni. Inoltre, l’olio non è tossico e la sua composizione può essere modificata per adattarsi a diversi tipi di insetti infestanti.
Questa innovativa tecnica offre quindi una soluzione promettente per proteggere le coltivazioni dagli insetti dannosi senza compromettere la salute degli insetti impollinatori, contribuendo così a mantenere l’equilibrio negli ecosistemi agricoli.