La “sfortuna della Pompei antica” ha colpito una giovane turista straniera, che, ammalatasi, ha deciso di rimediare inviando in modo anonimo al direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, dei piccoli reperti di pomice precedentemente trafugati. Nel gesto, la turista ha chiesto scusa e ha espresso la speranza di guarire, accompagnando il tutto con un biglietto scritto in inglese.
La lettera conteneva le seguenti parole: “Non sapevo della maledizione. Non sapevo che non avrei dovuto prendere delle pietre. Nel giro di un anno mi sono accorta del cancro. Sono giovane e in salute, e i medici dicono che è solo ‘sfortuna’. Per favore, accetta le mie scuse e questi pezzi. Mi dispiace”.
Il direttore Zuchtriegel ha condiviso la foto della lettera insieme ai tre pezzetti di pomice restituiti attraverso un post, sempre in inglese, che recitava: “Cara anonima mittente di questa lettera… le pietre di pomice sono arrivate a Pompei… Ora buona fortuna per il tuo futuro e ‘in bocca al lupo’ (in italiano – ndr), come diciamo in Italia”.